Il giorno che ho superato l’ansia

Ansia, inquietudine, preoccupazione generalizzata, paura e in generale la sensazione che qualcosa non va (senza sapere esattamente che cosa). Lo conosci questo stato d’animo?

Per me c’è sempre stato. Sono nato e cresciuto con questa sensazione che è stata quasi permanente, che a volte poteva essere meno forte ma non se n’è andata mai completamente.

Poi ho letto che il Buddha l’ha chiamato “Dukkha” questo stato e l’ha descritto come la sensazione che dà una ruota del tuo carro quando è un pò storta e “non gira bene”.

Ti capita a volte di “non girare bene”?

Quando ho iniziato a praticare meditazione regolarmente ho notato che questo stato di Dukkha svaniva, perdeva forza, iniziava a sparire e a trasformarsi. Ma come? Non ho fatto niente contro l’ansia, non ho cercato di superarla, risolverla, rimuoverla dal mio sistema. Se n’è andata da sé?

Ed è stato lì, in quel giorno, quando ho notato la differenza rispetto a prima che ho sperimentato qualcosa di assolutamente fondamentale sulla nostra pratica. Quando andiamo contro la nostra sofferenza, quando combattiamo, quando cerchiamo di opporci, quando diciamo di no a qualcosa e tentiamo di eliminarlo - questo qualcosa DIVENTERÀ PIÙ FORTE perché lo carichiamo della nostra energia vitale mentre lo combattiamo.

La via della trasformazione meditativa è veramente la via dell’accettazione. Ma non si tratta di accettare l’ansia (o altri stati sgradevoli), si tratta di accettare questo tuo adesso e ogni cosa che ne fa parte. Lo facciamo sempre nella nostra pratica meditativa. Lo facciamo di routine. È il nostro pane quotidiano. È un abitudine per chi medita, è la nuova normalità, la normalità dell’amore per noi stessi e per questa fantastica vita.

Ho potuto superare l’ansia quando ho preso l’abitudine ad ascoltarmi in meditazione, a chiedermi come sto, a sentire con attenzione le sensazioni emotive nel corpo. A questo punto l’ansia se n’è andata dal mio sistema dicendomi: Non hai più bisogno di me. Hai capito. Hai capito che si trattava di amore, non di ansia, di amore da dare a te stesso. Te lo stai dando adesso. Non servo più.

E tu? Stai ancora andando contro le tue difficoltà e sofferenze quando la ruota “non gira bene”?

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